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DALLA FCA LA PROPOSTA DI FUSIONE CON LA RENAULT

La FCA propone al Groupe Renault una fusione paritetica al 50%: nascerebbe così un gruppo da 8,7 milioni di auto.

PROPRIETÀ CONDIVISA – La FCA ha proposto alla Renault una fusione paritetica e dar vita a un nuovo gruppo automobilistico, controllato al 50 per cento dagli azionisti delle rispettive società: nessun costruttore avrebbe quindi una prevalenza sull’altro. La casa francese, a seguito di un consiglio di amministrazione tenutosi in mattinata, ha risposto che studierà con grande interesse la proposta di “matrimonio” e annuncerà presto nuovi sviluppi in merito.

TANTE REALTÀ – Se la fusione dovesse completarsi, nascerebbe il terzo gruppo automobilistico al mondo, un colosso che l’anno scorso ha venduto 8,7 milioni di auto al mondo e generato ricavi per 170 miliardi, assai forte e ben affermato in Africa, Europa, Russia e nelle Americhe. Un gruppo che spazia dai marchi di lusso (Maserati) a quelli più economici (Dacia ed Avtovaz) con in mezzo i marchi generalisti (Fiat, Renault) e premium (Jeep). La FCA, stando ai primi annunci, afferma che non verranno chiusi stabilimenti. La FCA-Renault dovrebbe poi integrarsi in quella che oggi è l’Alleanza Renault Nissan Mitsubishi, destinata così a diventare il primo costruttore al mondo di automobili con 15 milioni di vendite l’anno.

ELETTRICO E FORTI RISPARMI – La Fiat Chrysler è da tempo alla ricerca di una collaborazione, per sostenere gli ingenti investimenti relativi ad auto elettriche e guida autonoma. In questo settore la Renault ha più esperienza e competenze (l’utilitaria Zoe è stata nel 2018 la seconda elettrica più venduta in Europa), ma a dar valore all’accordo sono anche i risparmi previsti, a partire dal 40% stimato dalla FCA nelle spese per l’acquisto di nuovi materiali e condivisione delle piattaforme.